venerdì, luglio 29, 2005

Minkia nel lusso...

Trafficante de cannelloni:HOLAAA
orsocattivo:oh, mi stò trasferendo ciccio! devo fare una call e chiudo
Trafficante:casa nuova?
orsocattivo:yes, stanza di hotel con bagno... un altro vivere!
Trafficante:che lusso!!!
orsocattivo:i know
Trafficante:so good... very very nice!
orsocattivo:and you? What are you doing?
Trafficante:2 balls

giovedì, luglio 28, 2005

Il nostro stile di vita?

mio Dio che oscenità dire la verità! :(
nessuno ha più la forza di pensare liberamente...
un solo chiodo fisso in testa:
"ma le rate del condizionatore chi le paga?"

“The American way of life is not negotiable.” (G.W.Bush)

leggendo nella BLOGSFERA...

La seconda guerra mondiale è stata la diretta conseguenza di una crisi materiale del capitalismo (la crisi del 29), unita al fanatismo ideologico di leader disposti a tutto. Nella Germania nazista la crisi economica fu superata finanziando il riarmo con le cambiali “Mefo”, rimborsabili nel 1939, ma nel 1938 Hitler diede corso alla seconda guerra mondiale, invalidando un debito...
Risulterebbe perciò evidente il nesso tra debito e guerra, tra militarismo e ripresa conomica...

Usando lo stesso criterio, si può analizzare la crisi del capitalismo USA del 2000-2001 (prima dell’11 Settembre) e le sue conseguenze politiche. La guerra dei nostri tempi, che negli USA ha mobilitato enormi investimenti di risorse....
Il nostro stile di vita…. Ma di quale stile di vita stiamo parlando?
Lo stile di vita di chi non arriva a fine mese, di chi non riesce a pagare un affitto, di chi è precario, di chi è flessibile, di chi è costretto ad accettare tutto... lo stile di vita di chi s’indebita, di chi lavora in nero, di chi è sfruttato...

mercoledì, luglio 27, 2005

"Stamo a fa i furbetti der quartierino"


"Stamo a fa i furbetti del quartierino" dice Stefano Ricucci (come da intercettazioni telefoniche). Una battaglia finanziaria da 8 miliardi di euro che ha coinvolto la Ue, i Governi e i Governatori di mezza Europa. Ma che alla fine - raccontata in viva voce dai suoi protagonisti registrati al telefono dalla Guardia di Finanza - sembra scivolare in una "stangata"... Un intrigo costruito su una fitta rete di interessi, amicizie e potere difficilmente districabili e che ora fa tremare persino il vertice di Banca d'Italia...

Alle 00,12 del 12 luglio scorso, il Governatore FAZIO decide di telefonare a Gianpiero Fiorani. "Ti ho svegliato?", domanda. Risponde Fiorani: "No, no". Fazio: "Allora ho appena messo la firma, eh". Fiorani, malgrado l'ora, ringrazia con trasporto: "Ah... Tonino, io sono commosso, con la pelle d'oca. Guarda... ti darei un bacio in questo momento, sulla fronte ma non posso farlo... So quanto hai sofferto, credimi... prenderei l'aereo e verrei da te in questo momento se potessi..."

Chat con MINKIA da LONDRA

Trafficante de cannelloni: hola
mctober: hola, como te va?
Trafficante de cannelloni: bien...
mctober: me alegro
Trafficante de cannelloni: bel casino... su fazio!?!
mctober: è un co....ne!!!! ma come si fa? certo che la finanza non è molto seria. mkt sempre il solito!!!
Trafficante de cannelloni:implacabile!
Minkia:hola!!! buongiorno console!
mctober:cavaliere del lavoro, come sta?
Minkia: molto bene, ho cambiato lavoro! raga non vi racconto niente, perchè altrmenti credete che vi stò a di cazzate
mctober:ora che sei Sir? e lavori alla Torre di Londra?
Minkia:no lavoro a sunningdale, vicino la tenuta di carlo. i like the way you move
mctober:perfetto ungherese il tuo!!!!!
Minkia:i know, cmq raga mi trovo molto bene qui in questo posto, peccato che dovrò pagare le tasse
mctober:bene, mi fa piacere ti trovi bene
Minkia:berto qui nessuno fà un cazzo; chi si imbosca a destra, chi a sinistra
mctober:pagare le tasse non hanno mai rovinato nessuno
Minkia:ciccio a me rompe i coglioni, ero abituato a prendere 1200 pound al mese
mctober:+ noto che gli inglesi non lavorano da almeno 300 anni
Minkia:adesso ne prenderò 1000. Gli inglesi non fanno un cazzo, te lo garantisco
mctober:lo so
Minkia:cmq qui mi hanno preso in simpatia tutti, nessuno escluso
mctober:ma insegnano sempre a tutti, tutto... veri paraculi del mondo!!!!
Minkia: ma sarà, ma qui il paraculo lo faccio io, faccio vedere che lavoro, ma in realtà non faccio un cazzo!
mctober:ti riesce bene?
Minkia: rispetto al precedente lavoro... alla grande! mi basta farli ridere e stano tutti tranquilli...
mctober:non ne dubitavo
Minkia: sono qui da 2 giorni e già tutti mi conoscono. ieri c'è stata una polacca che si è fatta spostare il turno per lavorare nel ristorante dove lavoro
mctober:uhm puzzo di sposa in agguato
Minkia:il manager ieri sera mi ha presentato a 2 inglesi, dicendo: "adesso abbiamo lo stallone italiano"
mctober:modestamente
Minkia:ma la cosa bella è che io non stò facendo un cazzo! fanno tutto loro,
io rido e basta!
mctober: nova
Minkia: diciamo, creo l'atmosfera e tutti lavorano bene. Ieri sera, quando ho smontato, un inglese è venuto da me e mi a detto che è stato un piacere lavorare con me per la prima volta ha lavorato senza stress. it's ok gli ho risposto, ma io non ho fatto un cazzo, credimi!basta un sorriso e qui ti compri tutti, sono freddi...
mctober:sembrano inglesi?
Minkia:e non sono abituati a vedere una persona solare. sono inglesi!
mctober: ahhhhh, grazie del chiarimento!
Minchia:poi ieri mattina ho lavorato con 2 coreane,mi hanno chiesto da dove venivo
mctober:polacche, coreane, brasiliane....tutti inglesi?
Minkia:naaaaaa, ci sono 7 inglesi in rota e poi 2 3 stranieri affianco nel senso in sala ci saranno sempre almeno 2 o 3 inglesi e altri 3 4 stranieri
mctober: come sara qui fra non molto
Minkia:si ma qui ci stanno i hattrini
mctober: oK
Trafficante de cannelloni:GRANDE MINKIA.... SEI UN PRINCIPE
Minkia:why?
mctober:lo faranno Lord
Minkia:fatemi imparare l'iglese e vedrai in un paio di mesi che cazzo combino qui
mctober: Sir Lombardo
Minkia: sfottete sfottete, vedrete cosa combino!
Trafficante de cannelloni:Minkia lo so che li SFONNI
mctober: non sfotto, è solo il tuo destino naturale dalla perfida albione
diventare baronetto, barone di roccalumera!!!! e suona anche bene
Minkia: e si
mctober: max, fuito? hai visto mii? fra un po sara barone di roccalumera
Trafficante de cannelloni:Eccomi, stavo scrivendo una mail per L'AVVOCATO
mctober:vado via devo andare all'ospedale x analisi e domani sono a milano
Trafficante de cannelloni:ok, CIAO e stammi bene!
mctober: faro il possibile!

martedì, luglio 26, 2005

Chi ha speculato sulla sterlina prima dell'attentato?

Nei dieci giorni precedenti all'attentato nel metrò di Londra, la sterlina è caduta sui mercati mondiali dei cambi. Una caduta notevole, del 6% rispetto al dollaro. Senza alcuna ragione apparente, fino al 7 luglio, quando la strage del metrò ha scosso la valuta britannica per un valido motivo. La causa del ribasso può essere una sola: qualcuno, che conosceva in anticipo quello che sarebbe accaduto, puntò sul ribasso della sterlina, con operazioni equivalenti a vendite allo scoperto. Qualcuno che poteva disporre di molti milioni di dollari, se il volume della sua scommessa al ribasso è riuscito a far flettere la divisa britannica. Ne dà notizia Joseph Farah, autore della newsletter finanziaria "G2 Bulletin" on-line . "E' stata un indebolimento quasi senza precedenti, e troppo rapido per essere una coincidenza: parliamo di una caduta che, nnualizzata, supera il 100 %", ha commentato un finanziere con 35 anni di esperienza sui mercati valutari: "le monete di paesi storicamente stabili, semplicemente non crollano così a capofitto. Qualcuno doveva sapere qualcosa in anticipo. O meglio, più di qualcuno". Secondo l'esperto, la mano che ha mosso il mercato sarà difficilmente rintracciabile: si è trattato di operazioni su derivati valutari ("futures"), che sono un campo non regolamentato. Operazioni di questo genere possono partire da una banca svizzera o austriaca, passando da una ditta di Creta o di Cipro, fuori da ogni reale controllo. "Qualcuno, è certo, ha fatto molti, ma molti soldi". Questo particolare porta molto lontano dai quattro terroristi suicidi di Londra, di modestissima estrazione economica; ma porta assai vicino ai mandanti, e consente di indovinare la loro reale natura. Già prima dell'11 settembre "qualcuno" (o diversi "qualcuno") speculò al ribasso sulle azioni delle due compagnie aeree, United e American Airlines, che avrebbero avuto gli aerei distrutti dai "terroristi di Al Qaeda". Allora si gridò che Osama bin Laden era certo dietro quelle speculazioni. Poi, le indagini si arenarono davanti a una piccola banca americana, la A.B. Brown, da cui erano partite alcune delle transazioni sospette. Dirigente di questa banca, con il compito di seguire i patrimoni dei clienti privati più importanti, era fino al 1998 "Buzzy" Krongard, numero 3 della CIA. La carriera di "Buzzy" è tutto un andirivieni tra il pubblico e il privato: per qualche tempo va a dirigere una banca, poi torna alla CIA. Dopo questa scoperta, misteriosamente gli inquirenti persero ogni zelo nel cercare gli anonimi speculatori che avevano lucrato il prezzo del sangue; da cui si calcola abbiano tratto 30 volte l'ammontare della cifra che hanno investito. Ancor oggi la SEC, l'ente di controllo della Borsa di Wall Street, sta trascinando i piedi in una ricerca che si rivela, evidentemente, difficilissima. Anche l'inchiesta sul fortunato speculatore di Londra, se mai si aprirà, sarà altrettanto difficile, e finirà nel nulla: è una previsione che anche noi, purtroppo sprovvisti di così lucrose facoltà di premonizione, ci sentiamo di arrischiare senza timore. Nel frattempo, va segnalato che sulla strage londinese si sviluppa – se solo la si volesse seguire – una "pista americana" almeno tanto promettente quanto la "pista israeliana" e quella "pakistana". Mohammed Sidique Khan, il più anziano dei quattro terroristi, pochi giorni prima dell'attentato risulta aver fatto una telefonata a un gruppo islamico di New York, il Centro Islamico della moschea del Queens. Si tratta dello stesso Khan che nel 2003, il 19 febbraio, compì un viaggio lampo di un solo giorno in Israele, superando senza difficoltà i severi controlli all'entrata messi in atto da Israele. L'altro "terrorista suicida" atipico, il giamaicano convertito ad Allah Lindsey Jermalne, era stato da poco tempo nell'Ohio.
http://www.disinformazione.it

lunedì, luglio 25, 2005

La polizia ha sparato, per uccidere, otto volte!

Il giovane elettricista brasiliano, Jean Charles de Menezes, 27, che viveva a Londra da più di 3 anni, è stato colpito sette volte alla testa e una alla spalla.
Il cugino della vittima, Alex Pereira, ha dichiarato che la polizia deve pagare, altrimenti potrà uccidere migliaia di altre persone:
"They just kill the first person they see, that's what they did. They killed my cousin, they could kill anyone."

On Friday morning, Mr Menezes had left his flat in Tulse Hill and boarded a bus towards Stockwell Tube station to go to work. He had been followed by police, who had his block of flats under surveillance in the hunt for the group behind Thursday's attempted bombings.
When he was challenged by police in the Tube station, he fled, reportedly leaping the ticket barrier. Over the past year there have been an increased number of immigration checks at Tube stations - a policy widely reported in Brazilian papers in London.
Police chased him on to a Tube train where he was shot dead.

In Brazil, relatives are demanding answers to why Mr Menezes ran and why he was shot by police. Cousin Maria do Socorro, speaking before details about the visa emerged, said she thought the police had acted "like amateurs". She told BBC Radio 4's Today programme: "If you are going to have a war on terror, you have got to use brains to fight it not just brute force."
Friends of Mr Menezes in London said he had recently returned to Brazil for eight months to be with his father, who was being treated for cancer. Fausto Soares, 26, said Mr Menezes had been sending money to pay for the treatment and was concerned how the family would now cope financially.
BBC home affairs correspondent Danny Shaw said the type of visa Mr Menezes had been given would normally be valid for one-and-a-half to two years.
He said Mr Menezes had not renewed the visa, adding: "That wouldn't explain why he was shot, but it might provide an explanation as to why he ran away if - that is indeed what he did do." bbc news

giovedì, luglio 21, 2005

CHINA: YUAN MORE FLEXIBLE BASED ON CURRENCY BASKET

7:16am 07/21/05

China to value yuan against basket of currencies By Steve Goldstein
LONDON (MarketWatch) -- The People's Bank of China said it'll dropping its yuan-dollar peg in favor of one vs. a basket of currencies. The daily trading price of the dollar vs. the yuan will continue to be allowed to float within a band of 0.3%, while the trading prices of non-U.S. dollar currencies will be allowed to move in yet-to-be announced bands. "The People's Bank of China will make adjustment of the RMB exchange rate band when necessary according to market development as well as the economic and financial situation. The RMB exchange rate will be more flexible based on market condition with reference to a basket of currencies," it said.

7:11am 07/21/05 YEN UP 0.9% VS U.S. DOLLAR; ONE DOLLAR AT 111.69 YEN
7:10am 07/21/05 CHINA: YUAN MORE FLEXIBLE BASED ON CURRENCY BASKET
7:09am 07/21/05 CHINA TO SET RATE TO 8.11 YUAN PER DOLLAR ON THURSDAY

lunedì, luglio 18, 2005

La bomba valutaria cinese

Le riserve valutarie di Pechino - che all’inizio dell’anno superavano di poco i $500 miliardi – potrebbero arrivare nel 2006 a $1000 miliardi.
Ormai la Cina e' una potenza tale che puo' tener testa alla Federal Reserve e condizionare le scelte degli Stati Uniti. Pechino può contare oggi su 700 milardi di riserve, grazie a un afflusso di 100 miliardi nel primo semestre 2005. Nel secondo ne potrebbe accumulare altri 100 nel 2006, con questo ritmo, arriverebbe a 1000. La crescita non deriva solo dal commercio estero, ma anche dagli acquisti speculativi di renmimbi, da parte di chi si aspetta una rivalutazione. Gli americani sono preoccupati e minacciano un dazio del 27,5 % sulle importazioni dalla Cina se non sarà rivalutato al più presto il cambio di almeno il 10%. Quel 27,5 è la percentuale di cui, secondo i tecnici americani, bisognerebbe rivalutare la moneta cinese. Ne consegue che la modesta rivalutazione del 10 per cento forse non basterà per ridurre il flusso di capitali verso il renmimbi. Al tempo stesso però nessuno dà per scontato che i cinesi accettino la richiesta di una rivalutazione maggiore. Ormai sono una potenza valutaria e possono tener testa alla Federal Reserve, fino a condizionarne le scelte. La Cina, oltre ad essere una potenza industriale, oramai dispone di una potente bomba valutaria...

venerdì, luglio 15, 2005

Mobbing ma de che?

la segretaria di mio padre è in malattia da 3 mesi e ora ha chiesto il 4 mese di seguito come congedo parentale.... cazzo, 4 mesi a casa, pagata per grattarsi lo sticchio! sicuramente poi il 5' mese se lo prenderà come ferie!

ovvio che non si trovi più nesuno disposto a farti un contratto di lavoro regolare a tempo indeterminato... ma chi te lo fa più, un pazzo masochista?

dice un mio amico... che quando tornerà la tipa (quando e se tornerà) la si deve trattare bene oppure ci fa causa per mobbing: "è la moda di oggi, non lo sai? se a un dipendente gli cambi le funzioni senza ragione, se gli crei situazione di difficolta ecc affinchè si rompa i coglioni e se ne vada, ti puo far causa per mobbing: conosco uno che è in causa e vuole 1.5 mld (in lire)
stressato, non dorme la notte ecc... Pensa che è lui che se ne è andato! 750,000 euro e rotti, per pagare lo psichiatra e i sonniferi? è carissimo il recupero psicologico!!!

sarò uno schiavista ma gli manderei la folgore a casa,
altro che il medico fiscale!

mercoledì, luglio 13, 2005

martedì, luglio 12, 2005

Nuovo record per il debito pubblico


Ad aprile, il debito pubbico italiano ha toccato quota 1.514,6 miliardi di euro, 13,5 miliardi e mezzo in più rispetto ai 1.501,1 miliardi di marzo, che rappresentava il precedente massimo. Dai dati contenuti nel supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia, emerge che in un anno il debito delle Amministrazioni pubbliche è cresciuto del 3,98%, pari a 58 miliardi di euro.

lunedì, luglio 11, 2005

il Controllo gli ingenui e gli sciocchi

"La maggior parte delle persone è guidata soltanto dall'emozione e dall'impulso. Chi di noi è dotato di razionalità deve creare 'illusioni necessarie' e 'ipersemplificazioni' di forte impatto emotivo per tenere sotto controllo gli ingenui e gli sciocchi ".

Reinhold Niebuhr, 'il teologo dell'establishment'...

a leading contemporary theologian and foreign policy critic Reinhold Niebuhr, sometimes called "the theologian of the establishment," the guru of George Kennan and the Kennedy intellectuals and others, put it that "rationality is a very narrowly restricted skill." Only a small number of people have it. Most people are guided by just emotion and impulse.
Those of us who have rationality have to create necessary illusions and emotionally potent over-simplifications to keep the naive simpletons more or less on course...
Propaganda By Noam Chomsky

venerdì, luglio 08, 2005

giovedì, luglio 07, 2005

Attentato a Londra












il PANICO...
cazzo non riesco ad aprire il sito della REUTERS..... TROPPO TRAFFICO
Il catanese che sta a LONDRA MI HA MANDATO UN PAIO DI MESSAGGI
dice che lui tutto ok
ma londra è successo l'inferno
all'inizio dicevano che era un incidente della metro.... ma i BUS CHE SONO ESPLOSI?
Anche MINKIA sta BENE grazie a dio!

ora si innesca un mecanismo duro da correggere...

oltre 100 dollari?


(NY) - Goldman prevede uno "super spike"
del petrolio oltre i 100 dollari,

mentre Morgan Stanley si aspetta un crollo...

So who's right?

...

mercoledì, luglio 06, 2005

martedì, luglio 05, 2005

CURRICULUM VITAE di Massimo Giampietro

massimo.giampietro@gmail.com
+39 3923088328

Work Experiences

2009 - Private banker

2005-2008 -
Promoter & partner of Giampietro Consulting.

1999-2005
- Financial Advisor and Execution Trader (Banca Sella). Primarily responsible for buying and selling derivatives, shares and bonds on behalf of private clients in the italian and foreign markets (Idem, Eurex, Cme).

2003-2004Financial Advisory to a Rome based financial firm (belonging to Mr. Leonardo Quagliata & Partners) concerning the evaluation of derivatives’ trading strategies and settlement.

1997-1998
– Trainee in Banca del Salento - Customer Relationship Management courses.

Education
Master: Postgraduate Programme in "Management of Energy Resources" - 8th edition – Safe -Energy Resources and Environmental Sustainability

University: Degree in Financial Economics (110/110), at La Sapienza University, Rome.

High School: “Maturitá classica”, at Liceo Classico Orazio, Rome.


Training Programs
March 2004: Salon de l’Analyse Technique & Graphique des Marchés Financiers, 5ème édition. Paris.

April 2002: S.I.A.T. 3rd Convention (Societá Italiana Analisti Tecnici – “Italian Firm of Financial Technical Analysts”). Perugia.

June 1999: S.I.A.T. 2nd Convention. Vietri sul mare (Salerno).

October 1998: S.I.A.T. International Convention of Financial Technical Analysts. Rome.

Computer Literacy

All Windows applications currently used on job, as well as Bloomberg, Reuters, Tenfore, eSignal, Teleborsa.


Languages
Italian: Mother tongue
English: Fluent (written and oral): summer courses in Edimburg (1987), San Francisco (1991), London(1995).
Spanish: Fluent (written and oral): summer courses in Madrid in 1995.
German: Basic: 6 months in Switzerland (Zürich) in 1994.

Interest & Activities
I am an extremely keen traveller. Among others, I have been to
Brasil in 2006, Argentina in 2004-2007, Cuba in 2000, Mexico 1993, Singapore, Malaysia and Thailand in 1992, California 1991 (where I also attended an English for International Business course).

I enjoy reading, eating out and meeting people.

domenica, luglio 03, 2005

La sfida cinese

Gli investimenti dei Cinesi in America (come le offerte per Maytag and Unocal) destano molte più preoccupazioni degli investimenti Giapponesi di una quindicina di anni fa...
come sostiene Paul Krugman sul NY Times:

The Chinese Challenge By Paul Krugman
(The New York Times, Monday 27 June 2005)

Fifteen years ago, when Japanese companies were busily buying up chunks of corporate America, I was one of those urging Americans not to panic. You might therefore expect me to offer similar soothing words now that the Chinese are doing the same thing. But the Chinese challenge - highlighted by the bids for Maytag and Unocal - looks a lot more serious than the Japanese challenge ever did.

There's nothing shocking per se about the fact that Chinese buyers are now seeking control over some American companies. After all, there's no natural law that says Americans will always be in charge. Power usually ends up in the hands of those who hold the purse strings. America, which imports far more than it exports, has been living for years on borrowed funds, and lately China has been buying many of our I.O.U.'s.

Until now, the Chinese have mainly invested in U.S. government bonds. But bonds yield neither a high rate of return nor control over how the money is spent. The only reason for China to acquire lots of U.S. bonds is for protection against currency speculators - and at this point China's reserves of dollars are so large that a speculative attack on the dollar looks far more likely than a speculative attack on the yuan.

So it was predictable that, sooner or later, the Chinese would stop buying so many dollar bonds. Either they would stop buying American I.O.U.'s altogether, causing a plunge in the dollar, or they would stop being satisfied with the role of passive financiers, and demand the power that comes with ownership. And we should be relieved that at least for now the Chinese aren't dumping their dollars; they're using them to buy American companies.

Yet there are two reasons that Chinese investment in America seems different from Japanese investment 15 years ago.

One difference is that, judging from early indications, the Chinese won't squander their money as badly as the Japanese did.

The Japanese, back in the day, tended to go for prestige investments - Rockefeller Center, movie studios - that transferred lots of money to the American sellers, but never generated much return for the buyers. The result was, in effect, a subsidy to the United States.

The Chinese seem shrewder than that. Although Maytag is a piece of American business history, it isn't a prestige buy for Haier, the Chinese appliance manufacturer. Instead, it's a reasonable way to acquire a brand name and a distribution network to serve Haier's growing manufacturing capability.

That doesn't mean that America will lose from the deal. Maytag's stockholders will gain, and the company will probably shed fewer American workers under Chinese ownership than it would have otherwise. Still, the deal won't be as one-sided as the deals with the Japanese often were.

The more important difference from Japan's investment is that China, unlike Japan, really does seem to be emerging as America's strategic rival and a competitor for scarce resources - which makes last week's other big Chinese offer more than just a business proposition.

The China National Offshore Oil Corporation, a company that is 70 percent owned by the Chinese government, is seeking to acquire control of Unocal, an energy company with global reach. In particular, Unocal has a history - oddly ignored in much reporting on the Chinese offer - of doing business with problematic regimes in difficult places, including the Burmese junta and the Taliban. One indication of Unocal's reach: Zalmay Khalilzad, who was U.S. ambassador to Afghanistan for 18 months and was just confirmed as ambassador to Iraq, was a Unocal consultant.

Unocal sounds, in other words, like exactly the kind of company the Chinese government might want to control if it envisions a sort of "great game" in which major economic powers scramble for access to far-flung oil and natural gas reserves. (Buying a company is a lot cheaper, in lives and money, than invading an oil-producing country.) So the Unocal story gains extra resonance from the latest surge in oil prices.

If it were up to me, I'd block the Chinese bid for Unocal. But it would be a lot easier to take that position if the United States weren't so dependent on China right now, not just to buy our I.O.U.'s, but to help us deal with North Korea now
that our military is bogged down in Iraq.