giovedì, febbraio 24, 2005

Cowboynomics

«E adesso provate con la "cowboynomics": rimettete in moto l’economia con un robusto taglio delle tasse» come ha fatto Bush.
L'invito del Wall Street Journal, rivolto al Giappone (di nuovo in recessione) e alle economie più stagnanti d’Europa (Italia e Germania), riflette lo stato d’animo dell’amministrazione Usa, convinta di essere sulla strada giusta, nonostante le critiche per l’indebolimento del dollaro e i rischi di instabilità insiti nel deficit gemelli (conti con l’estero e bilancio federale). Riemerge il rifiuto ideologico del ruolo dello Stato, che traspare dalla filosofia del taglio delle tasse ai ricchi. La vecchia Reganomics è risorta con la Cowboynomics di Bush. L’Europa delle protezioni sociali rischia l’assedio. L'unica ricetta è tagliare le tasse per rilanciare l'economia e rinunciare a finanziare il welfare... "Welfare? Quale welfare?". L’unica preoccupazione di Washington è che l’euro indebolisca il ruolo del dollaro come valuta di riserva universale, attraverso il quale l'America fa pagare al resto del mondo il prezzo dei suoi squilibri. Ma ci vorra ancora molto tempo?

1 commento:

Massimo Giampietro ha detto...

CLIKKA E RIDI
http://castorfive.blogspot.com/2005/01/arbustos-en-la-mierda.html