La Guardia di Finanza scopre il «sistema» di un pirata informatico di Terni per comprare e vendere azioni. La truffa era ben pensata: con poco denaro aveva attivato conti correnti per movimentare titoli via Internet, comprando azioni per un controvalore di milioni di euro, immettendosi sulla borsa telematica. Peccato però che le speculazioni che aveva messo in piedi gli sono costate doppiamente care. Le azioni con le quali conduceva le transazioni sono state sospese per eccessivo rialzo ed è stato, inoltre, scoperto dagli investigatori del nucleo speciale anticrimine tecnologico della Guardia di Finanza.
Un 40enne di Terni, è accusato ora di frode informatica aggravata e continuata e di aggiotaggio. E per questi reati il sostituto procuratore della Procura di Roma, ne ha chiesto il rinvio a giudizio. Il presunto pirata informatico, hanno accertato gli investigatori della Finanza, è stato capace di movimentare un gran numero di titoli via Internet, scoprendo una piccolissima falla nel sistema informatico che gestiva le transazioni della borsa telematica. La speculazione era basata sulla compravendita di azioni di una società poligrafica ed hanno determinato, tra l'altro, lo scorso anno, per ben 2 volte, la sospensione del titolo per eccessivo rialzo. L'hacker pur disponendo di due conti con soli 500 euro ciascuno, riusciva a movimentare decine di migliaia di titoli.
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